L’emergenza Coronavirus in pochi giorni ha modificato profondamente il nostro modo di vivere, sia in ambito privato che lavorativo. Ci ha costretto a ripensare e riorganizzare velocemente le nostre vite e le nostre abitudini. Siamo stati obbligati a trovare soluzioni alternative e, senza dare più nulla per scontato, non ci siamo opposti al cambiamento ma lo abbiamo assecondato. Abbiamo fatto “buon viso a cattiva sorte”, tanto non potevamo fare altrimenti. E così facendo abbiamo anche trasformato alcune difficoltà in opportunità. Ci siamo in parte evoluti. Credo che quando questa emergenza sanitaria sarà terminata tutti noi avremo a che fare con un mondo in qualche modo diverso da quello che conoscevamo. In ambito aziendale le conseguenze attuali sono evidenti. L’economia mondiale è collassata e anche una parte del sistema imprenditoriale è in difficoltà. Ciò che spaventa di più chi dirige un’impresa è l’incertezza per il futuro. Per questo è fondamentale non farsi prendere dal panico e approntare una strategia aziendale per far fronte alle problematiche sia di breve che di medio periodo. Dalle azioni della nostra impresa dipendono le sorti di molte altre e dalle loro dipende la nostra. Per questo la dirigenza aziendale, che in Italia spesso coincide con la proprietà, ha una grande responsabilità in questo difficile momento storico. Dalle sue decisioni non dipende solo la sorte della propria impresa ma probabilmente anche quella di altre. La prima cosa da fare è non farsi prendere dal panico e cercare di mantenersi informati ed aggiornati sia sull’evoluzione del fenomeno sia sulle misure economiche, finanziarie e fiscali che possono essere di aiuto. E’ importante tenere a mente che la maggior parte delle misure che sono state e che verrano in futuro adottate dal Governo sono di tipo sospensivo. Ciò implica che ciò che non viene fatto o pagato adesso dovrà essere fatto o pagato successivamente. Quando verrà il momento probabilmente si accavalleranno gli adempimenti sospesi con quelli a regime e ciò potrebbe creare difficoltà. I principali pagamenti a cui deve far fronte un’impresa, solitamente, sono i fornitori, il fisco, i dipendenti e le banche. Il fisco ha accordato un differimento più o meno generalizzato mentre i dipendenti per lo più possono essere messi in CIG. Le banche inoltre, grazie anche alle garanzie accordate loro, dovrebbero sospendere il pagamento delle rate (vale anche per i canoni di leasing) e dovrebbero essere ben disposte ad erogare finanziamenti per far fronte a necessità di liquidità. La questione riguardante i fornitori è invece più delicata e necessita di una più attenta riflessione. La maggior parte degli imprenditori con cui ho parlato, per paura di non incassare i propri crediti, sono propensi a chiedere ai loro fornitori un differimento dei pagamenti, anche se non necessario. E’ un timore comprensibile. Il problema è che se tutte le imprese agiranno così saranno esse stesse a far avverare le loro paure. L’impresa non pagherà il fornitore ma essendo a sua volta fornitore del suo cliente anch’essa non sarà pagata. Credo che in questa fase le aziende debbano cogliere l' opportunità di evolvere e rafforzarsi e che gli imprenditori e i manager che le guidano debbano iniziare a dare maggior importanza alla gestione dell'impresa, che troppo spesso viene invece sacrificata a favore della produzione, come purtroppo ho riscontrato frequentemente nella mia esperienza professionale. Un’ attenta analisi della situazione economica e finanziaria potrebbe aiutare a comprendere meglio la propria realtà e al contempo darebbe un contributo significativo alla predisposizione di una strategia aziendale. Elaborare attentamente una strategia aziendale che individui gli obiettivi da conseguire, sia generali che specifici, equivale a tracciare una rotta sicura che consenta all'impresa di approdare esattamente dove si era prefissata di arrivare senza incorrere in ostacoli insormontabili e senza perdere mai l'orientamento. Significa collocare tutti i propri pezzi sulla scacchiera nella posizione esatta in cui serviranno quando si deciderà di usarli. L’ analisi di bilancio, il controllo di gestione, la finanza, il marketing, l’ organizzazione, i sistema informativo e soprattutto la strategia della propria azienda, adesso sono elementi imprescindibili delle capacità manageriali e del corretto funzionamento dell'impresa. Credo che i modelli di business subiranno una variazione più o meno profonda nei prossimi anni e che le scelte prese adesso molto probabilmente condizioneranno profondamente gli esiti delle proprie aziende. Fare l’imprenditore in questo periodo storico non è facile ed in questi giorni d'emergenza è ancora più difficoltoso. Gli imprenditori italiani sono comunque degli uomini coraggiosi e tenaci e sono sicuro che sapranno "rimboccarsi le maniche" ed affrontare con determinazione anche questa ennesima sfida. In bocca al lupo a tutti voi.
Dott. Lido Peruzzi
Dott. Lido Peruzzi Consulente di direzione Dottore Commercialista Revisore Legale
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE PER LE IMPRESE E I LAVORATORI AUTONOMI
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